RIMINI: dentro la storia con il progetto didattico “A scuola di memoria”
1800 gli studenti raggiunti nell’anno scolastico 2018-2019 dal progetto didattico “A scuola di memoria” ideato e realizzato dalla Sezione provinciale di Rimini. La Sezione per promuovere i valori della memoria e sensibilizzare le nuove generazioni ad una cultura della non violenza, da alcuni anni è impegnata nella difesa e trasmissione della conoscenza storica attraverso la realizzazione presso le scuole di seminari di formazione e attività di educazione alla pace.
Dal 27 febbraio 2019 al 31 maggio 2019, ultimo incontro in programma di un serrato calendario, la Sezione di Rimini ha incontrato studenti e docenti di 15 Istituti delle Scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta la Provincia, per un totale di 68 classi.
L’offerta formativa della Sezione da alcuni anni è pubblicata nel “Catalogo delle proposte didattiche del terzo settore per le scuole”, tenuto dal CSV provinciale e approvato dall’ Ufficio Scolastico Regionale.
Ripercorrendo le maggiori tappe delle battaglie lungo la Linea Gotica e della Resistenza, a cura del progetto didattico “Storia per tutti”, la Sezione attraverso il racconto fondativo dei propri Soci, svolge una intensa attività di testimonianza, in particolare la strage nazifascista di Marzabotto, coinvolgendo i giovani in un percorso di crescita, di arricchimento e condivisioni di valori sui temi della pace, della solidarietà, del rispetto, della tolleranza e del perdono.
Un’esortazione particolare viene loro rivolta perché, in una mondo globalizzato che mina la coesione sociale ed ogni aspetto della vita è liquido, la Memoria naturale non venga consegnata alla Memoria artificiale.
La conoscenza storica è anche un’opportunità di riflessione rispetto ai conflitti dell’attualità. Particolarmente incisiva è stata la promozione della campagna sociale “Stop alle bombe sui civili” e la diffusione del materiale informativo.
Inoltre, attraverso alcune immagini dei maggiori conflitti contemporanei, che hanno fatto il giro del web, quali ad esempio la foto del piccolo Omran, simbolo dell’orrore della guerra in Siria, il “bambino nella valigia” monito alle migrazioni forzate dei civili da Ghouta, o focus sulla crisi umanitaria in Yemen, che sta annientando un’intera generazione, si è voluto richiamare l’attenzione dei giovani ai numerosi conflitti nel mondo troppo spesso dimenticati ed orientarli in modo proattivo ad attività solidaristiche, ad una cultura della cittadinanza attiva ed impegno civico.
Anche quest’anno l’esperienza nelle scuole da breve conclusasi ha riservato molte soddisfazioni.
L’empatia, l’attenzione, le tante domande di approfondimento degli studenti hanno ripagato dell’impegno tutti coloro che hanno partecipato al progetto didattico e riempito il cuore di speranza, perché attraverso l’affermazione di una società più inclusiva, la pace sia una realtà e non un’idea.