Si è concluso con successo “I CARE” (mi prendo cura di te), il progetto promosso dall’ Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), in aiuto dei propri Associati più vulnerabili. L’emergenza sanitaria da Covid-19, l’isolamento forzoso di questi mesi, il distanziamento sociale prescritto dal vigente DPCM e il rischio di una terza ondata pandemica di un virus non ancora sconfitto, ci costringono tutt’ora ad assumere comportamenti di prudenza e a limitare precauzionalmente i contatti sociali.
Il confinamento nelle nostre case, la lontananza dagli affetti più cari, anche nel periodo delle Festività natalizie appena trascorse, sono stati linfa di una nuova emergenza sociale, che ha coinvolto principalmente le fasce più fragili della popolazione, generando senso di isolamento e solitudine. Una quotidianità sospesa, un contesto di insicurezza e di forte preoccupazione, aggravato anche dalla prospettiva di una dura recessione in questo 2021. Una emergenza sanitaria che si è trasformata in emergenza economica dovuta alla chiusura delle attività lavorative che ha gettato interi nuclei familiari in un inaspettato stato di disagio sociale e psicologico. Sin dalle prime fasi della crisi sanitaria, personale e volontari delle Sezioni provinciali ANVCG Emilia Romagna hanno offerto il proprio aiuto e supporto relazionale ai Soci e alle loro famiglie, in particolare a quegli iscritti che mostravano situazioni di grave vulnerabilità e che venivano monitorati anche con recall settimanali. Per questi motivi, con l’intenzione di offrire maggiore vicinanza e solidarietà alla base associativa, il Consiglio Regionale Emila Romagna dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha deciso di raccogliere l’iniziava promossa dal Consiglio Nazionale di ANVCG per la costituzione di un fondo di prossimità, da destinare a quei Soci che versano in stato di bisogno. Per le motivazioni sopra esposte, è nata la proposta progettuale “I Care”, per la costruzione di un servizio di welfare, che ha abbracciato sia gli aspetti economici, sia quelli emotivi connessi al sentimento di angoscia ed ansia patiti in questo delicato momento storico e alla ri-affermazione di legami solidaristici. Uno strumento, i cui costi sono stati allocati per aiutare a superare le situazioni di difficoltà economica, di fragilità emotiva e di percorsi di formazione per l’acquisizione di competenze socio-emotive rivolti agli operatori ANVCG, tutti “soci promotori di pace” dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra. Attraverso le singole azioni previste dal progetto I CARE, intercettando i bisogni economici e relazionali degli Associati, siamo riusciti a consegnare nelle province dell’Emilia Romagna n.120 pacchi alimentari di prima necessità, la maggior parte dei quali direttamente al domicilio degli Associati grazie all’instancabile servizio dei nostri volontari, li abbiamo accompagnati a visite mediche programmate attraverso un trasporto privato gratuito, abbiamo sottoscritto abbonamenti personalizzati a quotidiani locali, abbiamo attivato “sportello amico”, un servizio di ascolto e compagnia erogato ai Soci più vulnerabili, per dare speranza e sostenerli nel contenimento delle emozioni. “Sono molto orgogliosa- ha dichiarato Cenci Marialuisa, Presidente Regionale ANVCG Emilia Romagna- che il progetto si sia concluso con successo, riuscendo a costruire interventi su misura rivolti a quei Soci che versano in situazione di fragilità emotiva e difficoltà economica, dando un sostegno concreto alle loro necessità e testimoniare il senso di appartenenza e di comunità che contraddistingue il nostro sodalizio”.
Nella foto il presidente regionale ANVCG Cenci Marialuisa, la consigliera provinciale della sezione provinciale ANVCG Rimini Grazia Annarita, il responsabile operativo regionale ANVCG Emilia Romagna Cicioni Simona