Il 1° febbraio di ogni anno, si celebra la “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, istituita in Italia con la legge 25 gennaio 2017 n. 9, al fine di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i principi dell’articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra.
Il riferimento non solo alle guerre del passato, in particolare alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale, ma a tutti i conflitti attualmente in corso nel mondo rendono tale giornata oltre che commemorativa, rappresentativa di un momento di riflessione sulle conseguenze che le guerre di oggi provocano sulle popolazioni, principali vittime dello scontro tra le parti contrapposte, specialmente nelle aree densamente popolate.
L’art.4 della legge prevede che un particolare coinvolgimento del mondo della scuola nella celebrazione di questa Giornata, prevedendo esplicitamente la partecipazione dell’ANVCG in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, sulla base di un protocollo di intesa.
Anche quest’anno, è stato scelto un tema che, come previsto dalla legge istitutiva della Giornata, possa collegare attualità e memoria storica, partendo dalla circostanza che nel 2023 ricorre l’80° anniversario dell’inizio della Guerra di Liberazione e della fase più dura della guerra per la popolazione italiana, in particolare per quanto riguarda i bombardamenti.
Un anniversario che richiama, nel suo ricordo, il dramma quotidiano che ancora oggi vivono tutte quelle popolazioni civili che, come allora, subiscono le devastanti conseguenze della guerra e che offre la possibilità di richiamare l’attenzione pubblica sui diversi aspetti della guerra: i bombardamenti delle città e dei centri abitati, le stragi e le deportazioni dei civili e l’eredità che la guerra lascia dopo il suo epilogo fra distruzione e ordigni bellici inesplosi.
Lo sviluppo della tematica avrà come punto di partenza lo studio e l’analisi di un bombardamento sull’Italia della Seconda Guerra Mondiale e di un bombardamento relativo a conflitti recenti a scelta del partecipante, che dovrà descrivere l’impatto materiale e immateriale dei bombardamenti bellici sulla popolazione civile, anche attraverso le testimonianze di chi (oggi) vive i drammi della guerra e di chi (ieri) in tenera età, ha subìto gravi conseguenze e sofferenze durante la Seconda Guerra Mondiale.
II fenomeno dei bombardamenti è, purtroppo, ancora oggi drammaticamente attuale, e ha registrato dal 2020 al 2021 un complessivo aumento del 20%, con una media di 5 vittime civili per attacco, confermandosi la prima e principale causa del devastante impatto dei conflitti sulle popolazioni civili nel mondo contemporaneo, con danni diretti alle persone e gravissime implicazioni sulla salute pubblica e sullo sviluppo futuro delle aree interessate.
Il concorso, per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, si articola in tre sezioni:
1) grafica: un prodotto di illustrazione grafica a scelta fra un fumetto, un ritratto, un poster e un disegno presentato in formato originale in tecnica libera, in qualsiasi forma d’arte visiva e in ogni tipologia di materiale e di supporto, purché fisico e non digitale e nelle dimensioni minime di una tavola formato A4 e nelle dimensioni massime di una tavola formato A0;
2) video: durata massima consentita di 5 minuti, compresi i titoli di testa e di coda, con contenuti originali e inediti;
3) scrittura: gli elaborati possono articolarsi in: ricerche, saggi, articoli di giornale, testi teatrali, interviste ecc.
Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado, il concorso si articola in un’unica categoria in cui sono ricomprese tutte le forme espressive di cui ai punti precedenti.
E’ possibile partecipare con lavori individuali, di gruppo o di classe e il termine per la partecipazione è il 30 novembre 2022. La domanda di partecipazione va redatta sull’apposito modulo. Per ogni ulteriore informazione consultare il bando del concorso.
Il bando è pubblicato anche sul sito istituzionale del Ministero dell’Istruzione.