Educazione alla solidarietà e alla cittadinanza attiva
- Educazione alla cittadinanza attiva
- 10 -18 anni
- Laboratorio storico
- 2 ore
Testimonianza diretta eccidio di Marzabotto Vittime civili di guerra
Obiettivi
- Raccontare con una testimonianza diretta i tragici effetti delle guerre civili.
- Promuovere e sensibilizzare una cultura della pace attraverso la narrazione di persone che hanno vissuto e subito la guerra di persona.
- Ripercorrere le tappe delle maggiori stragi nazifasciste in Italia, delle battaglie lungo la linea gotica e della resistenza, (con l’ausilio di slides), a cura del progetto didattico “Storia per tutti”.
- Introdurre alla campagna nazionale di sensibilizzazione sugli ordigni bellici inesplosi “Un ordigno inesploso può sembrare un gioco ma non è uno scherzo”.
Queste finalità sono state sancite dal protocollo di intesa tra il MIUR e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus.
Descrizione
Il valore della memoria e la promozione di una cultura della pace sono al centro della mission dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus.
Infatti, nonostante siano trascorsi più di settanta anni dalla fine della 2^ Guerra mondiale, ancora oggi assistiamo al resoconto di massacri e violenze contro le fasce più deboli della società.
Donne, anziani, bambini non sono più un “effetto collaterale della guerra”, ma target di questa efferatezza e su di loro si riserva tutta la brutalità e la sofferenza che un conflitto armato può generare.
è per questo motivo che l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha attivato un progetto educativo rivolto alle nuove generazioni.
Ci rechiamo alle scuole, a portare la testimonianza delle Vittime Civili di Guerra, tutti volontari e vittime del Secondo Conflitto mondiale, che hanno subito nel corpo e nello spirito le offese della violenza bellica. Rivolgiamo il nostro appello ai giovani, perché riflettano sul valore della pace, della tolleranza e della libertà.
In particolare proponiamo la testimonianza diretta del sig. Franco Leoni, testimone davvero speciale. All’età di sei anni riuscì, grazie al sacrificio di sua madre Sassi Maria Martina, a salvarsi dalla strage di Marzabotto, il più feroce eccidio di civili in Italia ad opera delle SS tedesche, che dal 29 settembre al 5 ottobre 1944 massacrarono per rappresaglia 770 civili innocenti, dei quali 216 erano bambini e la cui storia personale è narrata nel film “L’uomo che verrà” (Italia 2009).
Attraverso il racconto di Franco e degli altri testimoni, ci auguriamo che la conoscenza storica di questi fatti possa evitare il ripetersi degli orrori commessi in passato.
Associazione promotrice:
Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus,
sezione provinciale di Rimini
Referente: Simona Cicioni
Contatti: anvcg.rn@libero.it – 0541/780314
www.anvcgrimini.it – www.anvcg.it