Obiettivi
- Raccontare con una testimonianza diretta i tragici effetti delle guerre sui civili.
- Promuovere e sensibilizzare una cultura della pace attraverso la narrazione di persone che hanno vissuto e subito la guerra di persona.
- Ripercorrere le tappe delle maggiori stragi nazifasciste in Italia, delle battaglie lungo la linea gotica e della resistenza, (con l’ausilio di slides), a cura del progetto didattico “Storia per Tutti”.
- Introdurre alla campagna Nazionale di sensibilizzazione sugli ordigni bellici inesplosi “Un ordigno inesploso può sembrare un gioco ma non è uno scherzo”.
Queste finalità sono state sancite dal protocollo di intesa tra il MIUR e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus.
Descrizione
Il valore della memoria storica e la promozione di una cultura della pace sono al centro della mission dell’Associazione Nazionali Vittime Civili di Guerra Onlus. Infatti, nonostante siano trascorsi più di 70 anni dalla fine della Seconda guerra Mondiale, ancora oggi assistiamo al resoconto di massacri e violenze contro le fasce più deboli della società. Donne, anziani, bambini non sono più un “effetto collaterale della guerra”, ma target di questa efferatezza e su di loro si riversa tutta la brutalità e la sofferenza che un conflitto armato può generare. E’ per questo motivo che l’Associazione Nazionale Vittime civili di Guerra ha attivato un progetto educativo rivolto alle nuove generazioni. Ci rechiamo nelle scuole, a portare la testimonianza delle vittime civili di guerra, tutti volontari e vittime del secondo conflitto mondiale, che hanno subito nel corpo e nello spirito le offese della violenza bellica. Rivolgiamo il nostro appello ai giovani, perché riflettano sul valore della pace, della tolleranza e della libertà.
In particolare proponiamo la testimonianza diretta del sig. Franco Leoni, testimone davvero speciale. All’età di 6 anni riuscì, grazie al sacrificio di sua madre Sassi Maria Martina, a salvarsi dalla strage di Marzabotto, il più feroce eccidio di civili in Italia ad opera delle SS tedesche, che dal 29 Settembre al 5 Ottobre del 1944 massacrarono per rappresaglia 770 civili innocenti, dei quali 216 erano bambini e la cui storia personale è narrata nel film “L’uomo che verrà” (Italia 2009).